Formazione, ricerca e sviluppo di strategie “Community Based” per facilitare
e supportare le pratiche di convivenza nei contesti multietnici
Responsabile
Francesca Torlone
Temi
Le attività di internazionalizzazione sono parte essenziale del progetto, poiché favoriscono quella forma di conoscenza relazionale derivante dall’incontro e dal confronto con esperienze inedite o interpretate attraverso stereotipi.
La visione internazionale del progetto e le pratiche di incontro attivo tra persone di diverse culture e religioni dovrebbero consentire apprendimenti esperienziali per lo sviluppo di nuovi sistemi di significato di competenze spendibili in contesti multietnici, di sviluppare un pensiero inclusivo, aperto al pluralismo religioso e culturale.
Metodologie
L’internazionalizzazione è il dispositivo attraverso il quale sperimentare la disponibilità e l’incontro con l’alterità e la sua diversa materialità. Rappresenta inoltre una delle modalità più promettenti per conoscere a fondo la materialità relazionale che accompagna le diverse posizioni religiose, sociali, culturali. Favorisce anche un incontro emotivo, corporeo, e non solo intellettuale.
Le attività di internazionalizzazione saranno realizzate con il coinvolgimento attivo dell’Università Al-Quaraouiyine (Fès-Marocco) e dell’Università Al Akhawayn University (Ifrane), oltre al network internazionale esistente e prevedono:
- La promozione di attività di scambio e confronto con esperti di altre realtà e contesti.
- Gli scambi finalizzati alla mobilità di studenti del Cdl-L19 in Scienze dell’educazione e della formazione come forma di apprendimento situato e acquisizione di conoscenze non familiari.
- Gli scambi di ricercatori per promuovere nei corsi di laurea arene di apprendimento tematico.
Attività
L’ internazionalizzazione sarà il processo attraverso il quale promuovere:
- Mobilità del personale docente coinvolto nel progetto, per periodi di ricerca e scambio di buone pratiche.
- Mobilità degli studenti del corso di laurea L-19 “Scienze dell’educazione e della formazione” dell’Università di Siena, DSFUCI, per attività seminariali e di formazione esperienziale all’estero.
- Mobilità degli studenti del Master “Multicultural Diversity Management” per svolgere un tirocinio formativo presso un’organizzazione profit o non profit, riconosciuta come buona pratica per la gestione del pluralismo in contesti multiculturali e multietnici.
- Mobilità dei professionisti coinvolti nei corsi di formazione, i quali svolgeranno un periodo di scambio di buone pratiche con i propri colleghi di un paese estero:
- Carabinieri e Polizia di Stato.
- Professionisti del sistema penitenziario.
- Personale medico e professionisti delle professioni sanitarie, infermieri e operatori che si trovano a lavorare in contesti sanitari sempre più ad alta densità multiculturale.
- Operatori e responsabili nei settori delle forze dell’ordine, della sicurezza pubblica e privata, dell’esercito, della pubblica amministrazione (in particolare negli enti locali), degli istituti penitenziari e di riabilitazione.
- Accoglienza presso l’Università di Siena, DSFUCI, di ricercatori, professionisti e esperti per attività di ricerca e scambio scientifico nell’ambito del Forward network.